Volo ? NO Graxie

Non sò quanto impopolare sia, frega il giusto.
Come sarebbe giusto di tanto in tanto dichiarare il proprio bene, credo che allo stesso modo che anche l’antipatia, motivata o meno, vada dichiarata senza ambiguità. Ecco la mia.

NON SOPPORTO FABIO VOLO.

Eppure  anni addietro lo ascoltavo ogni mattina, in giro, in macchina , a lavoro. Mi piaceva un sacco. Me la ridevo.
A differenza delle opinioni che sento in giro devo dire non ci ho mai trovato alcuna attrattiva fisica. Diciamo che non lo toccherei nemmeno con una canna di bambù. Ma ridevo. E lui continuava e io ridevo. Per qualche anno.

Cos’è successo?
Mah. Ho smesso di ridere.
Si è insinuato uno sbadiglio tra una risata e l’altra e col girare delle lancette è rimasto solo lui a dare aria ai polmoni.

Saranno i suoi scritti, i libri, che non son riuscita a passare le 20 pagine, per poi dirmi : Beh?

A me sembrano un cumulo di banalità e luoghi comuni, dai quali certo non sono esenti le nostre vite ma pur sempre banalità su cui non si può fondare come fanno molti una figura quasi Guru.
Non scrive bene, non scrive in modo interessante. Non mi dice niente.

Avete mai avuto un fidanzato che vi coglie e vi conquista per la battuta, lo spirito, una presunta sagacia e agilità mentale ma dopo due anni vi accorgete che è sempre la solita battuta, intillimana e che con il suo stesso spirito lo cospargereste per darlo alle fiamme?
Lo lasciate e lo rincontrate al centro commerciale dopo1, 3,  dopo 5 anni e “RIECCOCI ORA LO DICE, ORA LO DICE”, sperando che lui vi smentisca e invece è sempre il solito, prevedibile, stampato come un libro stampato.
Un bravo ragazzo per carità,ma sempre LUI, non quello che fa un percorso, che cresce, che cambia, che si evolve dentro.
Magari vi trovate a fare invisibili cenni con gli occhi alla di lui fidanzata per avvisarla che anche lei smetterà di ridere e avrà istinti omicidi tra un paio d’anni.

Nemmeno le piante dopo la potatura ricrescono allo stesso identico modo.

Ecco Fabio Volo lo trovo lì, sempre lì, fermo lì quando riaccendo la radio. Una formula ripetuta all’infinito. Una grande aspettativa, poi divenuta delusione.

Fabio Volo…NUNTEREGG CHIU

A Sesso unico (Divieto D’accesso)

Se ne sentono in giro.
Mi pareva fantascienza.
Mi volete dire che non si è estinta la progenie di maschio che a letto pensa solo per sè ?

E che persiste, anche nella razza femminile animala-umana un modello che a letto rimane delusa, ma muta quando l’insensata creatura maschio pensa solo per sè ? E che magari ci va pure una seconda, sperando in una svista , cercando la causa nella prima volta un pò imbarazzante e assistendo poi al ripetersi dell’atto ?
Il soggetto maschio (proprio un bel soggetto che crede, coscientemente o meno tu sia l’oggetto) solitamente tende a fare finta di niente. Ma la soggetta?

Qualcuno dovrebbe dirgli che si da e si riceve IN DUE.
E che già è difficile arrivare ad un nobile piacere quando lui si impegna. E che già è raro trovare veramente una complicità profonda e lasciare andare via la testa.
Qualcuno dovrebbe spiegargli che il sesso non è una masturbazione estesa, o la versione de-luxe di una sega.
Che ne dite di un :“Ciccio, se il buongiorno si vede dal mattino, quì il meteo butta maaalissimo e io propendo ai climi tropicali” mentre avete già recuperato i vestiti, raggiunto il telefonino e lo state cancellando dalla rubrica?

Mi vengono i brividi fino al cielo a pensare che ci sono fidanzamenti e matrimoni dove tutto ciò è “normale”, dove l’argomento non viene nemmeno tirato in ballo. Del resto ci sono anche ralazioni dove il sesso è un tabù o un ricordo lontano.
La mia limitata capacità di comprendonio davvero quì si ferma. Personalmente ho adottato l’uso tipicamente maschile di congedare con un “Ci sentiamo…” sperando in un minimo di autocoscienza (che il soggetto può esercitare comodamente LONTANO dal mio letto), senza perdere tempo in spiegazioni che riterrei inutili dare ad uno della mia età.

Mi chiedo se secoli di lotte, ribellioni e quegli orribili slogan tipo:
“La donna ha bisogno dell’uomo come un pesce della bicicletta”
e la rivendicazione del proprio utero…hanno generato solo vigilesse stronze e donne in carriera dedite a cercare di assomigliare agli uomini ?

Comunicazione di servizio al maschio medio

8 marzo

Tu, uomo medio, tu che forse ti ricorderai di staccare un ramo di mimosa da un albero del vicino per portarlo alla tua donna (che non ci sarà: sarà fuggita con altre desperate housewives in qualche ristorante dal look anni ’80 a bere limoncelli e ad incitare uno spogliarellista gay a tirarsi via il tanga) .

TU, uomo che dovresti essere tu a festeggiare la donna e non le donne. (Che si è mai visto in giro per la festa del papà esce, branchi di padri , come cani sciolti in giro? O le mamme?? )

Tu uomo medio della partita a calcetto, del megashermo al bar, della la coppa , la supercoppa, la coppa delle coppe, la coppa uefa, la coppa del dopolavoro ferroviario, tu, ti prego, ti venisse oggi alla mente, pensandolo gesto gradito, di inviare alla tua lei quella suoneria che fa:

“BELLA TOPOLONA, NON TI LASCIO SOLA, MAMMA MIA QUANTO SEI BONA”.

TU:

NON-LO-FA-RE

204

Il vicino di stanza, molto "bravo ragazzo" è uno di quello che ci prova la seconda sera. Vero che la chiacchierata era stata simpatica nella media. Vero che ieri sera lo avevo avvisato che la mia attenzione era proiettata a stè dannate puntate di "Heroes", (anche un poco deludenti tra l’altro).
Aggiungiamoci, una volta per tutte che infilarmi una lingua nell’orecchio è il modo migliore per andare da nessuna parte. Non ci trovo niente di erotico, mi da fastidio.
Diciamo che  il tipo non ti piace nemmeno un pò, anche se è carino nella norma, anche se è intelligente nella norma(ammazza che palle).
Mettiamo che  il tuo io respinga(internamente quasi con repulsione, esternamente con ferma gentilezza perchè non vuol ferire), chiedermi il perchè dei miei "blocchi", dopo due approcci falliti, ci sta come il cavolo a merenda. BLOCCHI. Come rispondere?
La verità.
La verità è sempre la strada migliore. Frase fatta.
La verità è: "IL MIO ISTINTO MI DICE DI NO", ed è l’unica reale possibile.  Ma lui "aveva pensato…", ma lui mi ha trovata "interessante e non vuota…"(infatti sò bella pienotta).
La verità, a volte sembra poco soddisfare il tuo interlocutore. La verità è che non c’è niente di scontato nella vita. Che non vuol dire necessariamente un interesse oltre quello della conversazione, essersi attardati in chiacchiere la sera prima. La verità talvolta non basta. Il mio vicino me ne ha chiesta un altra, ma io questa avevo.

E la mia testa è volata via, Il mio istinto sarebbe stato volentieri a scatenarsi altrove, in un altro letto sì, magari il mio, su un altra bocca, e ad altre mani, non avrebbe ostacolato percorsi tra il cotone e la pelle, tra un bacio e le stelle tutte, e una voce, non una lingua al mio orecchio, una voce, proprio una, anche mi leggesse l’lelenco del telefono , ma sentirla, gentile e calma e profonda, nella penombra, vicina.

Domani sarà il giorno più lungo della settimana, in fiera dalle 8 di mattina alle 22,30. Ma sabato sera metto in moto la twingo e scappo verso casa.
Nella Hall di questo albergo deve essere l’uso locale passare e dire "Non lavorare troppo".
E poi è un porto di mare, la conversazione viene facile, e tante lingue e un pò di europa, si incrociano. Per un attimo ho pensato che non sarebbe male viverci e pascolare nella Hall, con un concetto di salotto.
Oggi un cliente di mio padre, mi ha commissionato uno scherzo telefonico ad un tale. E ora me lo ritrovo di fianco, mai visto nè conosciuto, che ne parla con  gli amici.
Mi manca il mio cane, mi mancava già al secondo semaforo, venendo via da casa.

Ho trovato un bigliettino del mio vicino, quello della 203, sotto la porta. Abbiamo scambiato alcune parole.
In questo albergo è "occupato" da espositori e visitatori, Italia e estero, un microcosmo. Tutto un poco collegato. Il tipo invece , sebbene mi paresse apparentemente normale, deve essere sciroccato, perchè si sà, io ci ho il lanternino.

Ora è passato un signore, si è avvicinato e mi ha detto in inglese di non lavorare troppo a quest’ora…
Lavorare…si, sto proprio lavorando. E’ che il collegamento wireless è presente solo nella Hall.
La camera è decisamente carina e funzionale. Mi sento rimbombata e come sempre in questi casi, la via del sonno si allunga. Lo stand  del marchio lo abbiamo a metà col nostro fornitore tedesco che vende caschi giapponesi. Sò solo che ad un certo punto ci siamo trovati che il tedesco parlava inglese io traducevo italiano al rappresentante del lazio che traduceva in francese ad un interessato al prodotto, per l’appunto francese. Però sempre col rappresentante del lazio, una vecchia volpe del mestiere ,di 64(portati benissimo) anni, abbiamo giocato a scacchi contro il computer. Il computer ha vinto. Ho un attacco logorroico, qualcuno mi fermi per favore. Vado in camera e faccio il lancio degli stivali. Nell’altra stanza, la 205, Marco avrà già cominciato a russare.

"I super-heroes. poi l’inoscienza, il sonno , le cose dentro non dette, che non si può, non si può più, sommerse da mille discorsi futili, poi il sonno, il sonno, il sonno…"

Io sono miope. Miope, e per somma comodità, porto le lenti, anche se gli occhiali da vista mi piacciono. Ma conservo una vista di cane. Sì, perchè verso i 16 anni prima di posarmi gli occhiali sul naso e magicamente vedere il contorno di alberi e visi ben nitidi anche in lontananza, inconsciamente avevo sviluppato l’abilità di riconoscere chicchessia anche a lunghe distanze, per il modo di muoversi, di camminare. Come i cani, che come si sà non hanno una gran vista. E allora anche se il cane in questione è tuo, ti guarda sempre un poco prima di decidere se sei il padrone, il postino o un qualsiasi passante da ignorare. Anche se il quadrupede dalla sua ha "il naso" e con quello ci vede ben più di 10decimi.

Stamani guidavo tra un semaforo e l’altro a passo d’uomo vedo il mio ex. Visto che attraversava, sarebbe stata una buona occasione per spiaccicarlo sull’asfalto , sempre che anche il letame non lo respingessa. Ma c’erano troppi testimoni. I miei occhi di cane lo han riconosiuto in un posto che non ha  a che vedere con lui, a distanza, di spalle. Eppure, l’argentino de La Plata, che come la metà degli argentini si chiama Alejandro di secondo nome(ma niente a che vedere con zorro), che come il 70% degli argentini è mezzo italiano(ibrido non ben riuscito in quel caso), non ha un modo particolare di camminare, se ben ci penso. Nè un look che scremi l’intuito da una parte di mondo. Niente.
Quando gli sono passata accanto, era proprio lui: la persona peggiore che abbia mai incontrato, un anno della mia vita, che se fossi stata a guardare gli Amici(Uomini& Donne compresi) Di Maria, 24 ore sù 24, sarebbe stato investito meglio.
Uno srotellato puro.  Da buon psicopatico, di quelli  che all’inizio sembrano persone normali, addirittura eccezionali, il ragazzo della porta accanto che ti scrive poesie e ti sorprende.
E’ l’unico uomo che spero bene si giri dall’altro lato se mi incontra, e passi lunghi e ben distesi.
Si perdonano molte cose. Se ne imparano altre. I sentimenti sono fragili, le storie finiscono, a volte nemmeno cominciano. Si accetta la diversità che a lungo termine allontana. Si tende a chiederci cosa si è sbagliato, cosa si rifarebbe. Questa è la normalità e il senso delle storie.
Mentre in certe esperienze, si spera che il destino gentile renda un individuo del genere, innoquo, magari una paresi ai testicoli , perchè un altra fanciulla, non abbia a incontrarlo, prendere lucciole per lanterne e magari per quella fase della vita(la mia è passata),che ci investe, detta "sindrome della crocerossina" , dove si desidera aiutare chi aiuto non vuole, sobbarcarsi un sentimento per un essere che vuole solo strapparti l’anima e la dignità, mangiarsi i tuoi giorni e le tue forze. In certe storie, si fa anche fatica a perdonar se stessi di averle accolte, vissute.
Ho esagerato?
Ho esagerato.
L’argentino mi lasciò, mi cercò, mi incontrò con una scusa, quando ormai uscita dalla follia e ripreso il senso della realtà, lo vedevo per quello che era, cioè NIENTE. Ad un rifiuto ci provò in maniera violenta, perchè chi ha il cuore impotente conosce solo quella, poi spaccò sotto ai miei occhi le cose che diceva di volermi restituire. L’ultimo di tanti gesti malati.
Ho esagerato? No, non ho esagerato. Questa è la versione raccontabile.

Distanza

Bè, mi chiedo, a volte può bastare un altrui gesto, un modo di fare, parlare, di tenere in mano la sigaretta, di guardare gli altri, per portarti una piccola nausea dentro, per via di un ricordo, una sovraapposizione a chi non vuoi più avere di fianco, a volte può bastare questo a dirti,
no, in ogni caso , no, e se ci avevo appena pensato, è no, solo no, solo una rinnovata distanza, un cessato interesse, una scintilla che si bagna…?

A volte, credo, può bastare.
Così come una buonanotte gentile, seda l’uggia e accarezza il sonno.

Si Trasforma In Un Raggio Missile…

…con circuiti di mille valvole tra le stelle sprinta e vaaaaaaaaaaaaa

Squilla cell.
un numero che non conosco
penso qualcuno a lavoro
rispondo
Indovinello:"Ma come chi sooonoooo,non mi riconosci???"

"Se mi dici chi sei,ti riconosco"
Mollo la Dani su Skype per concentrarmi sul riconoscimento vocale
le voci io non le dimentico
infatti dopo qualche emerita idiozia
lo inquadro…e ciligina:
"Ti volevo dire che mi sono liberato…"

E’ un miracolo d’elettronica
Ma un cuore umano ha.
Ma chi è ?
Ma chi è ?

Ufo-Robot
Ufo-Robot

Un genio con il quale sono uscita una volta…
ma secondo voi… uno che per un aperitivo ti porta da Fi a Montecatini Terme
circa 40 km????
Ma secondo lui….
Ora tonta sì,ma con un certo contegno…
Lo scoperchiai all’istante il tipo facendolo cantare
con  gusto tattico
proprio di chi ha guardato come me per anni
la domenica a l’ora di cena
il "Tenente Colombo"
(per altro molto più digribile del nostro super-eroe)
Peter Falk sarebbe stato fiero di me

Aveva la ragazza e gelosa anche!
Aveva preso a pugni una, la donzella…
…per altro argomenti con lui, terminati nel giro
di un quarto d’ora
e io…non mi sforzo in questi casi,
mi diverte vedere l’altro che si arrampica sugli specchi
perchè sennò sta male provare a darti "un colpo"
senza il prologo…
Raggi Laser che sembran’ fulmini
E’ protetto da scudi termici
Sentinella lui ci fa.
Quando schiaccia un pulsante magico
Lui diventa un ipergalattico
Lotta per l’umanità .

Naturalmente al "ci vediamo presto"
"Sei libera venerdì"
io "Siiiii,come no???(Ora che un gioiello come te è a piede libero…)"
"No,venerdì sarò moooolto impegnata"

…Tanto lui sprinta e va

Robi

Touch_1
E’ giusto così?
o dovrebbe predominare l’istinto?
Sono sfuggita molto a Robi questa settimana, senza un motivo preciso,
sonno e apatia.
In realtà ho voglia di stare mezz’ora con lui,di passeggiare con i cani.
Robi, sempre ideale e sposato,non voluto,non avuto,
trasformato, con il cuore in "speciale",di sogni speciali,
quieti e non più sognati.
Una rinuncia,bilaterale, perchè ci avrebbe coinvolto.
Perchè pare che "l’ideale"sia reciproco.
Non sta nei miei pensieri,non mi crea sofferenza.
A volte mi rifaccio la domanda "cult":Chissà se mi sarei innamorata di lui?"
Chissà-
Ma lui continua ad esserci.E questo lo rende unico.
Stasera mi squilla, mi chiede sereni aggiornamenti sulla mia vita
e stati d’animo.
Era solo, avrei potuto essere con lui stasera,me lo ha chiesto più volte
mi avrebbe coccolato…essemiandava!
Ma alla fine siamo sempre in pericolo.
Dopo ci perderemmo,lo sento…e meglio la rinuncia ad una nottata
che non avere più il piacere agli occhi e al cuore
di "aversi così
Appena sento,avverto questo, tengo il freno per tutti e due.
L’avrei preso volentieri il bacio,le mani,le braccia,il suo essere meravigliosamente uomo
con la sua faccia irresistibie,
anche non sapendo se dopo
avrei sobbalzato o mantenuto nordica me,
o magari non provato granchè
La realtà è che gli voglio bene e tengo il freno.
E non è nemmeno fatica.
E’ un caso unico e inspiagabile
x me,per il mio modo di essere,istintiva nei miei sensi.
Lo voglio così e solo così.
Anche se mi chiedo se saremo sempre tanto bravi…
E’ strano,non contano le ragioni o l’importanza o che valeva la pena,
ti trovi,nella vita, almeno una storia che hai deciso di non vivere.
Robi è senza alcun pentimento,la mia.

 

Artusi 2006

Non mostrare ad un uomo che sei forte
che cammini da sola,
gli piacerà.
Ma non ti amerà.
Non mostrargli che la leggerezza
le risate,le imitazioni,
sono il davanti di cui vai fiera
Non dirgli che tua madre ti domanda
se hai bisogno di qualcosa,se ce la fai…
e tu dici "sì,tutto a posto"perchè la ami,
che i conti non tornano,
fai fatica a chiudere il mese
le responabilità ti pesano come macigni.
Non dirgli
che certi giorni sei persa,
ma dopo 2 lacrime ridi
perchè la vita è bella.
Non dirgli che l’hai scelto,
che sei fiera,
che non piangnucoli.
Non capirà.
Non dirgli questo
e altro…altro…altro…
…che sei così leggera
che voleresti anche con ali di piombo,
in posti che nemmeno immagina.
Non dirglielo.
Sii la donna che vuole,
quella da difendere,
regalagli un lamento
piangi appena,lieve,sulla sua spalla,
programma invisibilmente il tuo amore
Fallo sentire padre-amante.
cavaliere
che ti porta via dal castello in fiamme
Quieta le sue insicurezza
Chiedigli di mettersi in discussione,
ma solo quanto basta
perchè si convinca realmente di farlo.
Non mostrarti come sei
per i tuoi errori,per le tue verità
per quello che la vita ha fatto di te e tu di lei.
Non ti amerà.
Non scovare le sue insicurezza
mentre metti a nudo le tue,
dovrebbe crescere.
E non ti amerà.
Mostragli quanto lui vale,
Ti amerà per come lo fai sentire

per come lo fai sentire
per come lo fai sentire

ti amerà nella misura in cui non ama se stesso.

Ecco avrai il tuo uomo.
Il suo Amore.
Ecco…
…tienitelo!!