E dopo l’agosto nella città nuda e solitaria, silenziosa, calda, appiccicata tra le cosce e i jans, da riscoprire, vedere, godere, finalmente soli, noi e lei, vogliamo parlare della campagna in agosto?
“Quasi” vista lago, si è risvegliati da rumori di martello e quello “zzzzzt, psssssst” della saldatrice della villetta di fronte, dove stanno mettendo un cancello alla discesa del garage. Mentre il pomeriggio ci delizia con le liti, ma forse a noi sembrano liti, mentre per loro è il normale tono di voce col quale viene gestito il menàge familiare, dei vecchietti che abitano più giù e più in là?
Sono identici a Marilù e Giustino e lui ha l’dentica voce e garbo. Se c’era un cane “Leone” deve essere fuggito molto tempo fa.
In campagna ad agosto il silenzio è turbato da quelli di città che approfittano delle vacanze per sistemare la casa in campagna.
Ma il sottofondo del rumore che è diverso da quello della citta, che è costituito in percentuali variabili di suoni confusi di auto, bar, telefoni e rumori non identificati.
Il rumore le voci , anche la saldatrice, QUI’ hanno un diverso accompagnamento, ciò li rende più familiari e diversamente spiacevoli, come le grida in cortile di bambini tanti anni fa, quando i bambini eravamo noi, che avevamo aspettato impazientemente le ore 16, la fine dell”ora del silenzio” dei condomini , per scendere giù a giocare