Canzone per il padre
"Labbra Blù"
Certo, la versione di Cristina Donà, ti ferma il respiro, la sua voce afferra, tocca in fondo e affonda e gira, quel fruscio che si sente nel pezzo, così simile a quello che senti a volte dentro. Perfetta.
Ma da ieri torna sul piatto la versione originale, di Fiumani, "sua", nella sua voce imperfetta, stonataintonata di sempre. Sua, non d’amore mi dicono, dedicata al padre.
il messaggio sul telefonino, mi invitava fuori per una pizza questa sera.
una pizza
io
un tavolo
un padre
padre?
i miei padri sono altri
sono libri e concetti
sono le cose viste e mancate
sono le assenze e i viaggi
sono mia madre
il sarcasmo e l’imperturbabilità
mio padre è stato imparare a fare senza
e non cercarlo altrove
in un compagno cerco un compagno
in un amico cerco un amico
forse mi avrebbe spaventato meno un caffè
una cosa fuggitiva e disimpegnata
ma lui mi chiede così
come per dire
di sedermi e parlare con lui
10 anni che non scambiamo un ciao
e tutti gli anni che precedono
contengono solamente dei ciao
e una lunga assenza a pochi metri o centimetri da me.
hai un poco imparato a parlarne di tanto in tanto
adesso
perchè
dopo
fondato
con la mente
smembrato
era in archivio tra altri eventi,il padre,a prender polvere
stabilito che anche il suo non essere
fa di me ciò che sono
e non mi dispiace ciò che sono
e il ladrone di De Andrè
che ripassava uno ad uno i comandamenti,
ricordi?
Cantando, su uno ti silenziavi
vergognandoti fino alle lacrime dell’assenso
addolorandoti di non provare dolore
in tale eventualità
Mai avresti preso in esame solo un caffè fino a ieri.
Avrei dovuto violentarmi un pò la mente stasera e dire sì
ma 24 ore sono poche per posarmi sull’anima io, lui ad un tavolo
Mercoledì. Mercoledì prossimo.
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